Il Professore : ... ... Giova ricordare , peraltro , IL Che Personaggio Il proprietario del bene confiscato , in partiture OCCASIONE delle elezioni sosteneva Amministrativo Il Candidato della lista "Rinascita Isolana " Rosario Rappa .

domenica 9 gennaio 2011

La holding familiare del riciclaggio

La holding familiare del riciclaggio

L´ascesa di Impastato, da gregario di Provenzano a prestanome
di Alessandra Ziniti
  Era stato proprio lo "zio" a fare il suo nome a Pino Lipari. Quell´Impastato di Cinisi, dal pedigree mafioso di tutto rispetto, era un "imprenditore" affidabile per cercare di occultare almeno una parte dell´immenso patrimonio che i boss di Cosa nostra avevano investito in ville, terreni, ma soprattutto in attività industriali, commerciali e turistiche nella zona costiera compresa tra Carini e San Vito Lo Capo. E questa volta a tradire Provenzano non è stato un "pizzino" ma un supporto informatico sequestrato al suo braccio destro economico Pino Lipari al momento del suo arresto. Nel suo computer, nel 2002, gli investigatori della squadra mobile trovarono il nome di Andrea Impastato, il figlio di Giacomo "u sinnacheddu", vecchio mafioso molto vicino ai Badalamenti.
A lui, lontano parente della moglie di Lipari, e ai loro cinque figli era intestata la gran parte dell´immenso patrimonio, quasi 150 milioni di euro, che ieri, su ordine della sezione misure di prevenzione del tribunale, la polizia ha posto sotto sequestro. Un´indagine coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Scarpinato e dal sostituto Gaetano Guardì.
Un sequestro record se si guarda a molte voci, a cominciare da quella dei "liquidi", un milione e mezzo di euro trovati in conti correnti, libretti postali e buoni fruttiferi e intercettati prima che gli Impastato potessero occultarli visto che l´indagine patrimoniale sulla famiglia di prestanome di Bernardo Provenzano ha dovuto subire un brusco stop quando, in primo grado, Andrea Impastato venne assolto dal tribunale di Palermo.
A far ripartire il certosino lavoro di ricostruzione di proprietà immobiliari, capannoni industriali, aziende e attività commerciali, la sentenza della corte d´appello che nel 2005 ribaltò il verdetto condannando Andrea Impastato a quattro anni, facendo riaprire per lui le porte del carcere.
Certo il nome di Impastato non era nuovo per gli investigatori e non solo per lo spessore di padre e zio (Luigi Impastato ucciso a Palermo in un agguato nel 1981). Che fosse uno degli uomini di Bernardo Provenzano, magistrati e poliziotti lo sapevano da tempo. Il suo nome era nella cerchia strettissima di quelli che, nella fascia costiera tra Terrasini e Palermo, favorivano la latitanza del boss corleonese. Gestiva piccole attività imprenditoriali Andrea Impastato ma quando c´era bisogno si occupava personalmente anche di estorsioni, come "captato" dalle microspie piazzate dalla polizia nell´ormai famoso residence di San Vito Lo Capo in cui Pino Lipari teneva le sue riunioni operative. E ad Impastato toccò il compito di "mettere a posto" un grosso gruppo imprenditoriale, il "Mercatone Uno" (il cui coinvolgimento è assolutamente escluso dagli inquirenti) che aveva affittato uno dei capannoni dell´area industriale di Carini, adesso oggetto del sequestro disposto dalla sezione misure di prevenzione del tribunale.

Ed è proprio a San Vito Lo Capo, nel residence Calamancina e in diversi altri appartamenti all´interno della nota località turistica del trapanese, che i boss avevano investito una bella fetta di denaro, quasi quattro milioni di euro. E adesso il sindaco Giuseppe Peraino dice: «Auspico che i beni confiscati ai boss siano affidati al più presto in maniera da poter essere utilizzati per scopi sociali. Sono dispiaciuto per il fatto che il nome della nostra città, conosciuta per le sue bellezze naturali, sia stata associata a fatti di mafia anche perché a San Vito Lo Capo non c´è nessuna tradizione mafiosa».
(22 febbraio 2008)
 Fonte la Repubblica

Lipari,Impastato Andrea,Raddoppio Ferroviario,S.I.S.,Almeyda,Badalamenti,Lo Piccolo,Madonia,Puglisi Baldassare,Mafia,Bruno,Addio Pizzo5,Provenzano,Cemento,Italcementi




Nessun commento:

Posta un commento